OperaNuova Cronica
TitoloCome Carlo Martello fu coronato del reame d’Ungaria.

Compiute e ferme le dette triegue, le quali furono molto utoli al regno di Puglia per dare alquanto silenzio alla guerra ond’erano molto agravati, il re Carlo si tornò a Napoli; e ’l giorno di nostra Donna di settembre prossimo il detto re fece in Napoli grande corte e festa, e fece cavaliere Carlo Martello suo primogenito figliuolo, e fecelo coronare del reame d’Ungaria per uno cardinale legato del papa, e per più vescovi e arcivescovi. E per la detta coronazione e festa più altri cavalieri novelli si feciono il giorno, Franceschi, e Provenzali, e del Regno, e spezialmente Napoletani, per lo re e per lo figliuolo; e fu grande corte e onorevole, e ciò fece lo re Carlo, però ch’era morto il re d’Ungheria in quello anno, del quale non rimase niuno figliuolo maschio né altra reda, che·lla reina Maria moglie del detto re Carlo, e madre del detto Carlo Martello, a·ccui succedeva per ereditaggio il detto reame d’Ungheria. Ma morto il detto re d’Ungheria, Andreasso, disceso per legnaggio della casa d’Ungaria, entrò nel reame, e la maggiore parte tra per forza e per amore ne conquistò, e fecesene fare signore e re. Lasceremo alquanto de’ fatti del regno di Cicilia e d’Ungheria, e tornereno a’ fatti che in que’ tempi furono in Toscana.